Isola
di Procida : Marina Chiaiolella
Sul versante Ovest di Procida si trova la
Chiaiolella, la terza marina di Procida in ordine storico, che
oggi è il principale centro turistico dell'isola, con la
spiaggia, gli stabilimenti balneari, bar, ristoranti, alberghi
ma soprattutto un porticciolo turistico frequentato e
apprezzato, per la posizione protetta e la bellezza della
piccola baia. Il nome deriva dal dialetto napoletano "chiaia"
che significa "spiaggia", con il suffisso diminutivo "-ella" che
ha una in più una connotazione vezzeggiativa. Le prime
case dei pescatori furono costruite nel XVIII secolo all'interno
della insenatura naturale a forma circolare, resto evidente di
un antico cratere vulcanico. La baia è protetta verso il mare
dal promontorio di Santa Margherita, sul quale si trovava nel
XVI secolo un monastero benedettino, abbandonato a causa delle
incursioni saracene: i monaci furono allora trasferiti nel
convento di Santa Margherita Nuova, costruito in una zona più
sicura, vicino alla roccaforte della Terra Murata. Del vecchio
monastero restano alcuni ruderi, situati in proprietà privata.
Il nucleo più antico del borgo della Chiaiolella è delimitato in
alto dalla Chiesa di San Giuseppe, che si trova lungo la strada
di Via Giovanni da Procida. Aperta ai fedeli nel 1841, dovette
essere demolita per problemi alle fondazioni e ricostruita nel
1861. La chiesa ha una sola navata con piccole rientranze nelle
pareti adattate a cappelle laterali; l'altare maggiore è in
marmi policromi, sormontato da una statua lignea di San Giuseppe
del XVII secolo; altri due altari in marmo si trovano nei
piccoli bracci laterali della pianta a croce latina.
All'esterno della insenatura della Chiaiolella si trova il
Lungomare Cristoforo Colombo, che corre parallelo alla spiaggia
sabbiosa: questo è il principale punto di ritrovo dei bagnanti e
dei turisti, fornito di strutture turistiche. La spiaggia
prosegue poi per più di un chilometro, fino alla zona di
Ciraccio. Qui la costa è particolarmente suggestiva, con la
roccia che cade a picco sulla spiaggia, in alcuni tratti nuda
con forti striature e in altri ricoperta da una lussureggiante
macchia mediterranea. Di fronte alla riva si innalzano alcuni
faraglioni dalle forme acuminate, il tutto a formare un
paesaggio primitivo, che sembra appena emerso da eruzioni e
movimenti tettonici.
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